il suo simbolo è il Fuoco/Fiamma
Il termine shén identifica un concetto estremamente ampio che spazia dalla religione alla medicina tradizionale cinese.
Lo shén è lo spirito divino che scende sull'uomo e nell'uomo, fino a farne parte. Non a caso, la sua dimora d'elezione è il cuore. Risiede nel cuore e si dirama a tutti gli altri organi. Nella maggior parte delle culture del mondo costituisce la radice di tutta la forza spirituale dell'uomo.
Spesso nell’interazione Operatore-Paziente occorre andare oltre al trattamento fisico e senza volerlo il tocco manipolativo risulta essere un tocco al cuore. Segni e sintomi sono molto spesso manifestazioni somatiche riferite a sofferenze Psico-Emotive, per tale motivo non possiamo non tener conto di ciò.
Nella pittura Buddhista Zen, Enso simboleggia un momento in cui la mente è libera di lasciare che l'insieme corpo-spirito sia creativo.
La pennellata d'inchiostro che disegna il cerchio viene tracciata su seta o carta di riso in un unico gesto, senza alcuna possibilità di cambiamento o correzione: mostra quindi l'espressivo movimento dello spirito, in quel preciso momento.
Nel Buddhismo Zen, quindi, si pensa che il carattere dell'artista e la sua indole siano pienamente rivelati dal modo in cui disegna un Enso.
Concetto molto vicino alla pratica Osteopatica dove corpo e spirito dell’operatore si approcciano al paziente in maniera creativa al fine di indurre un cambiamento Psico-Fisico
Apparente Materia da modellare e stimolare in diverse modalità e con differenti metodologie al fine di un riequilibrio stato-dinamico ottimale. Questo è possibile attraverso l’osteopatia, la posturologia, la chinesiologia e la masso-fisioterapia. La cura del corpo come la intendevano nelle antiche civiltà, tramanda un’educazione al corpo attraverso una serie di accorgimenti: Igiene, Cure termali, Antiche forme di massaggio e molti altri accorgimenti quotidiani. Siamo ciò che viviamo e siamo ciò che mangiamo. Pertanto non possiamo prescindere dal movimento, dall’alimentazione e dall’ambiente che ci circonda ed il nostro corpo ne è la manifestazione fisica. Pertanto solo una vita salutare consente di mantenere un corpo in salute. Attraverso l’approccio terapeutico si accompagna la persona verso il proprio sentiero di Salute.
Qi o Ki per alcuni, Prana per altri. C’è chi li chiama meridiani energetici, chi invece li chiama chakra. Differenti parole per identificare l’energia Vitale che scorre, continuamene e incessantemente dentro di noi, per irrorare e nutrire ogni parte dell’organismo. Secondo gli orientali la nascita è una condensazione dell'energia in materia e la morte una dispersione della materia in energia. Noi cristiani lo chiamiamo tocco divino. I fisici la chiamano semplicemente Energia. La fisica quantistica spiega come Materia ed Energia siano parte integrante di tutto ciò che ci circonda e che buona parte della materia stessa è formata da Energia. Recenti scoperte scientifiche dimostrano e consentono di oggettivare questa energia. Pertanto non possiamo non tenerne conto quando prendiamo in cura la persona: occorre riarmonizzare la componente materiale e quella energetica! Da molti secoli le culture orientali lo hanno fatto; oggi anche se con molto scetticismo c’è chi continua a farlo.
“Siamo anime” collegate le une alle altre e non possiamo differenziare l’approccio energetico da quello fisico. Non possiamo escludere le due componenti perché sono parte integrante della stessa cosa. Noi siamo dei semplici vettori, dei trasduttori di energia. Oggi i fisici la chiamano Entanglement quantistico: L’ambiente circostante ne è la fonte; madre natura ne è la sorgente; noi siamo la rete energetica. Stare bene con se stessi vuol dire far stare bene chi ci sta accanto. Riequilibrarla si può!
Le mani sono il simbolo della terapia manuale, qual è l’Osteopatia. Vanno curate e rassicurate. Attraverso un approccio prettamente manuale il terapeuta si accinge al contatto operatore/paziente. Il Tocco del terapeuta è rassicurante, caloroso, confortante. È una presentazione fisica tra le due parti. La mano dell'operatore si presta e il corpo del paziente si offre, si rende vulnerabile al fin di bene…vuole essere aiutato. Nel momento in cui avviene il tocco, coscienza e conoscenza si infondono al fine di ricondurre in salute il paziente. Sentire, Ascoltare, Percepire, Interagire, sono capacità essenziali delle mani dell’osteopata. Esse sono strumento di valutazione e trattamento. Esse recepiscono le informazioni e restituiscono benessere.