OSTEOPATIA E DISTURBI GASTROINTESTINALI
Attraverso le conoscenze anatomofisiologiche, nel corso dei decenni l’osteopatia è riuscita ad integrare la propria concezione e le proprie tecniche al servizio del funzionamento organico, sviluppando quella branca chiamata “osteopatia viscerale” ovvero orientata al trattamento dei visceri e a tutto ciò ad esso collegato.
Attraverso queste specifiche tecniche manipolative l’osteopata riesce a interagire con il tessuto/viscere e stimolarne la funzionalità; riesce ad allentare quelle tensioni fasciali che ne limitano il movimento e indirettamente la funzionalità; riesce a stimolare la vascolarizzazione arteriosa e facilitare il nutrimento del tessuto oppure riesce a stimolare la vascolarizzazione venosa al fine di decongestionare il tessuto; oppure ancora è in grado di interagire con il controllo vegetativo e stimolare la componente Orto e parasimpatica.
Questi concetti sono per la medicina molto astratti e privi di fondamento in quanto gli unici approcci manipolativi conosciuti dal medico sono la palpazione, al fine di valutare segni e sintomi presentati dal paziente, oppure l’altro approccio che utilizza le mani è la chirurgia. Vero è che l’osteopatia mira al trattamento globale della Persone ma è altrettanto vero che una serie di alterazioni funzionali dell’organismo (disfunzioni) sono i precursori della patologia e quindi necessita trattarli. Secondo un approccio manipolativo Osteopatico è possibile prevedere ciò e interagire con il sistema al fine di ricondurre il paziente verso un sentiero di salute.
Come può l’Osteopatia manipolare i visceri?
Tutto nel corpo umano è collegato, sospeso e mantenuto dal sistema fasciale (Fascia connettivale) concretizzando la continuità dei tessuti; tutto o quasi è innervato e informato costantemente dal sistema nervoso; tutto è nutrito da un sistema circolatorio. Su queste connessioni fisiologiche si basa l’approccio osteopatico ed è quindi possibile interagire con tessuti apparentemente lontani, stimolando altri organi e tessuti.
Cosa significa manipolare i visceri?
Tutto nel nostro corpo, visceri compresi, ha una specifica morfologia, posizione e impalcatura che lo stabilizza. Come detto è la fascia a garantire tale stabilità e grazie ad essa è anche possibile rapportarsi indirettamente con il viscere. Se occorre, le mani dell’osteopata riescono a “Sentire” la fisiologia dei tessuti e capire se esso si trovi in salute o in uno stato di sofferenza. Egli Riesce a interagire con essi e stimolarne il funzionamento. E’ ovvio che tutto questo da solo non basta perché le disfunzioni organiche hanno insorgenza variabile: dalla sofferenze della mucosa intestinale alla sensibilità di specifici alimenti, dal deficit della motricità peristaltica a deficit di escrezione ghiandolare (succo pancreatico e succo biliare), da
ipofunzionalità a beanza degli sfinteri, da alterazioni metaboliche ad alterazioni ormonali, da disturbi neurologici a turbe psico-emotive, etc… Insomma le problematiche della sfera gastrointestinale hanno patogenesi differenti e non vogliamo passare il messaggio che attraverso l’osteopatia è possibile “guarire” tutto ciò ma vogliamo far capire come la manipolazione Osteopatica possa essere di supporto per una facilitazione del funzionamento organico. Essa è in grado di interagire con i visceri quanto il deficit è di natura meccanica; è in grado di interagire con il sistema nervoso quando il deficit è di natura vegetativa; è in grado di interagire con i flussi corporei (vascolarizzazione ematica, linfatica, liquorale) quando il deficit è metabolico.
Ad esempio?
Un esempio che vorrei riportare è la collaborazione con il Dott. Gabriele Prinzi “medico chirurgo specialista in salute dell’intestino e malattie dell’apparato digerente”. E’ stato possibile integrare le due specializzazioni con il fine ultimo la salute dei pazienti con disturbi della sfera gastrointestinale. Numerosi sono stati i pazienti presi in cura con questa metodica e altrettanto soddisfacente è stato il feed back di tale lavoro. Il medico nello specifico ha eseguito anamnesi, diagnosi e prescritto relativa terapia; parallelamente è stata eseguita una valutazione Osteopatica e relativo trattamento manipolativo per tutti i pazienti identificati precedentemente con possibili disturbi gastro intestinale di natura meccanica. Il risultato di tale lavoro dimostra come il trattamento manipolativo enfatizzi la terapia medica facilitando il tessuto/viscere a svolgere la propria funzione. Alcuni esempi di trattamento congiunto sono:
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Gastroesofagite da reflusso per beanza della valvola Cardiale
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Ernie iatali
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Gastriti da postumi di Colecistectomia
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Gastriti da disfunzioni dello sfintere di oddi
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Stipsi
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Dissenteria e infezioni del tratto intestinale
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Coliti
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Sensibilità Alimentari
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Questo dimostra come l’osteopatia, pur trattando la persona, facilita il lavoro organico anche quando esso risulti essere in condizione di patologia. In oltre è stato possibile integrare le due branche lavorando affianco per il raggiungimento di un unico obiettivo: la salute del paziente/persona.