Osteopatia Pediatrica

Cos'è:

L’ Osteopatia Pediatrica è la branca dell'osteopatia finalizzata alle disfunzioni del bambino, dalla nascita alla maturazione ossea che si completa alla fine della così detta Età Evolutiva. Stessi principi e stessi approcci, dell'osteopatia, ridimensionati e adattati alle caratteristiche del bambino.

La disfunzione osteopatica altro non è che uno squilibrio strutturale/funzionale che si manifesta nel corpo della persona,  alterandone la salute e indirizzandola  verso un sentiero di patologia. Possiamo pertanto definire la disfunzione come un precursore della patologia. Grazie all’osteopatia si è in grado di apprezzare tali disordini, ricondurre il paziente in salute, e mantenerlo sulla linea mediana della salute. La gestione di quanto appena spiegato risulterà molto più semplice se la persona in causa è un adulto, molto più complicato quando si tratta di un bambino. Per tale ragione, nel corso degli anni si è creata, all’interno dell’osteopatia, una specializzazione in pediatria in grado di gestire ed educare gli osteopati ad un approccio consono per il trattamento del bambino.

A chi si rivolge:

Si rivolge al bambino, in età pediatrica, con deficit strutturali/funzionali che possono alterare la condizione di salute. Spesso è il Medico Pediatra a far presente al genitore che il bambino necessita di un "aiuto" spiegandone le motivazioni. Altre volte è il genitore a porre l'attenzione su piccoli "difetti" riscontrati a casa e sarà sua premura parlarne con il pediatra e poi con l'Osteopata.

Perchè mai un bambino dovrebbe presentare una disfunzione di pertinenza Osteopatica:

Prima di parlare di essere umani dobbiamo parlare di quell’elemento fondamentale per la vita: l’Acqua! L’essere umano e gli esseri viventi necessitano di Acqua per vivere. Essa è il fondamento della nostra esistenza ed è indice di una condizione di salute delle persone e per gli esseri viventi. L’essere umano nei vari periodi della sua esistenza contiene all’interno di se una percentuale di Acqua e, come detto, è indicativa per il benessere della persona.

Il rapporto bambino/ Acqua è un fattore molto importante da non tralasciare, ed è la primarietà di ogni trattamento ad esso rivolto.

L'acqua nell'organismo umano

Come dimostrato dal Dott. Masaru Emoto, ricercatore Giapponese, l’acqua ha una memoria!

Masaru Emoto è conosciuto per i suoi esperimenti sulla presunta memoria dell’acqua, teoria secondo la quale sussisterebbe una relazione tra i pensieri umani e vari stati dell’acqua considerata a una temperatura convenzionale di -4 °C. Egli ha documentato con fotografie il fatto che i cristalli assumano una forma armonicamente simmetrica o, al contrario, caotica e disordinata, in conseguenza dell’energia cui vengono esposti; sia essa sotto forma di suono (voce e musica), parola scritta (etichetta applicata a una brocca) o pensiero. Ovvero ha dimostrato come le frequenze ambientali di ogni tipo vengano assorbite dall’acqua e determinano la forma delle molecole di essa.

Dimostrando quindi che l’acqua ha una memoria ed in funzione agli stimoli ambientali essa modifica la sua struttura, possiamo quindi sostenere che noi esseri umani:  siamo ciò che viviamo...perchè fatti di acqua!

Tutte le informazioni che noi riceviamo dall’ambiente circostante condizionano la nostra forma e il nostro modo di essere. I nostri tessuti corporei, essendo costituiti di acqua hanno anch’essi una memoria. Tale memoria generata all’interno del grembo materno è presente anche durante la vita extrauterina. Quindi durante la gravidanza il bambino riceve informazioni di ogni genere che porterà con se per sempre o fino a quando qualcuno o qualcosa non resetti il sistema e lo re-informi con informazioni di salute e benessere.

Queste informazioni materne possono essere:

  • Forma, dimensione, tensioni, asperità del grembo/pelvi materno, i quali possono modificare la crescita delle “ossa” del bambino alterandone la forma.
  • Informazioni metaboliche della madre le quali alterano il metabolismo del bambino generando delle prime forme di sensibilità metaboliche
  • Informazioni Psico-Emotive della madre e dell’ambiente circostante le quali vengono assorbite dal bambino condizionando il carattere nella vita extra embrionale. Serenità porta a serenità; Amore porta Amore; Rabbia porta Rabbia; Tristezza porta Tristezza …e così via!
  • Uso di farmaci
  • Uso e abuso di alcool, fumo e altre sostanze nocive

Insomma tutto può trasmettere memoria al bambino! Il resto delle informazioni possono essere trasmesse attraverso il parto, che esso sia naturale o sia cesareo. Sicuramente il parto naturale è il più indicato, perché così voluto da madre natura. A volte, durante le fasi del parto possono presentarsi difficoltà e/o complicanze, sia alla madre sia al feto, generando delle forze di compressione e trazione della testa e/o di qualche altra parte del corpo provocando delle modifiche strutturali/funzionali. Queste modifiche al cranio e al corpo possono rimanere nel tempo (memoria dei tessuti) e se non trattate, possono innescare quelle disfunzioni di cui abbiamo parlato in precedenza. Anche il parto cesareo, pur sembrando in sicurezza per il bambino, può essere causa di disfunzioni in quanto la mancata espulsione naturale del feto può provocare delle anomalie strutturali/funzionali molto importanti. E’ doveroso sapere che il feto durante l’espulsione subisce una serie di rotazioni, spinte e compressioni molto importanti per la motilità delle ossa craniche, per il pompaggio del liquido cefalorachidiano, per il sistema nervoso, per la meccanica respiratoria e per il sistema cardio circolatorio. Oltre al beneficio immunitario garantito dal passaggio dalla vagina materna, ma questo è un altro capitolo da affrontare.

Tutti questi processi prenatali e perinatali possono essere la causa di una serie di disfunzioni che, se protratte nel tempo, posso degenerare in patologia:

  • Palgiocefalie
  • Deficit della suzione e deglutizione
  • Tumore da parto;
  • Torcicollo miogeno congenito;
  • Piede torto congenito;
  • Disturbi della digestione;
  • Reflusso gastroesofageo;
  • Stipsi;
  • Insonnia;
  • Etc,

sono alcuni esempi di patologie/disfunzioni di pertinenza Osteopatica.

Ad oggi numerose sono le pubblicazioni scientifiche che spiegano e dimostrano come l’osteopatia può migliorare la salute del bambino con patologie/disfunzioni come quelle appena citate.

Se le disfunzioni sopra riportate, si protraggono nel tempo possono generare delle patologie durante le fasi di sviluppo del bambino, perchè essendo formati da acqua i tessuti hanno una memoria. Come sappiamo le ossa dei bambini sono molto plastiche rispetto al soggetto adulto. Purtroppo questa plasticità si perde durante l’evoluzione del bambino fino alla maturazione. Se nel tempo la memoria tissutale non ha ricevuto stimoli adeguati questi possono degenerare in quei disturbi dell’età evolutiva conosciuti come paramorfismi e dismorfismi: Atteggiamento Scoliotico; Scoliosi; Dorso curvo; Piede Piatto Patologico; Ginocchio Valgo Patologico Etc. oppure disturbi della coordinazione; del passo; della corsa; etc. Oppure ancora a livello cognitivo comportamentale con disturbi dell’attenzione e disturbi di Apprendimento; etc. Attraverso un Approccio Osteopatico è possibile interagire con il Bambino e resettare tutte quelle informazioni disfunzionali e informare il sistema con informazioni che conducono alla linea mediana ovvero alla salute.Tutto questo è possibile attraverso un approccio manipolativo in grado di interagire con sistema dei fluidi corporei; con il sistema cranio-sacrale; con il sistema nervoso; e con tutto ciò che occorre al fine di indirizzare il bambino verso un sentiero di salute.